Alberto Sordi Impresa Sociale

Il Nostro
Modello di Cura

Alberto Sordi Impresa Sociale

Al Centro la Persona, una Cura che Valorizza Dignità e Vita

“Insieme nella cura” è il nostro impegno quotidiano: accompagnare ogni persona con rispetto e attenzione, offrendo un’assistenza costruita intorno alla sua unicità e coinvolgendo attivamente le famiglie nel percorso. Le nostre équipe multidisciplinari lavorano in sinergia per prendersi cura della persona nella sua totalità: fisica, cognitiva, affettiva e sociale.

La Cura Come Incontro: Crescere Insieme, Anche nella Fragilità

Il nostro modello di cura nasce da una visione chiara e profonda: la persona anziana è al centro: un individuo ricco di storia, dignità e potenzialità da valorizzare, anche nelle fasi di maggiore fragilità. Crediamo fortemente che anche in età avanzata si possa continuare a crescere, coltivare relazioni significative, partecipare alla vita della comunità e sentirsi utili. Perché gli anziani sono una ricchezza per tutti.

Alberto Sordi Impresa Sociale

Il nostro approccio integrato poggia su pilastri di umanità e fiducia

Cura Personalizzata

Ogni intervento è costruito su misura, in base alla condizione, alla storia e ai bisogni della persona

Famiglia

I familiari e caregiver non sono semplici accompagnatori: sono parte del percorso. Li ascoltiamo, li formiamo, li supportiamo

Accoglienza

Creiamo ambienti caldi, protetti e relazionali, dove ogni anziano possa sentirsi accolto, riconosciuto e rispettato.

Casa

Ogni nostro centro è pensato per ricreare un’atmosfera domestica che favorisca benessere, sicurezza e familiarità.

Accanto ai Caregiver, per Condividere e Rafforzare

Chi si prende cura di una persona anziana affronta un compito complesso, spesso invisibile. Per questo, i nostri servizi sostengono anche i caregiver.

Alberto Sordi Impresa Sociale

Centri che Promuovono Legami, Ascolto e Qualità della Vita per Tutti

I nostri Centri non sono solo luoghi di assistenza, ma punti di riferimento per l’intera famiglia. Accompagnano, ascoltano e costruiscono legami, contribuendo a migliorare la qualità della vita dell’anziano e di chi se ne prende cura, promuovendo una cultura della cura che mette la persona, sempre, al primo posto.