ALBERTO SORDI IMPRESA SOCIALE

Modello di Cura

Un modello di cura centrato sulla persona e sulla famiglia, che valorizza accoglienza, relazioni significative e spazi sicuri per anziani con demenza.

Il modello assistenziale del centro diurno si ispira ai principi di “Insieme nella Cura“, un modello di assistenza centrato sulle preferenze, valori e bisogni della persona anziana e della sua famiglia, che vuole offrire risposte flessibili e appropriate alla variabilità delle condizioni socio-clinico-assistenziali di persone anziane fragili, persone con deterioramento cognitivo e nel fine vita.

Le Quattro Dimensioni Valoriali

Esso si basa su quattro dimensioni valoriali: cura personalizzata, famiglia, accoglienza e casa. Ognuna di queste dimensioni ha ispirato le scelte strutturali, organizzative e gli interventi terapeutici del centro diurno.

Cura Personalizzata

Personalizzare la cura significa riconoscere le domande di benessere espresse ed inespresse della persona con demenza nelle varie fasi della malattia, rispondendo mediante cure e tecniche adeguate e rispettose del suo essere persona. La cura, quindi, non è rivolta alla malattia, la demenza, che non è ad oggi trattabile, ma alla persona che può essere sempre curata.

Il modello proposto è quello del person-centered care, sviluppato da Kitwood, che ritiene che nella cura delle persone con demenza sia necessario rispettare l’essere persona nel suo senso più completo, considerandone sentimenti, emozioni, desideri, personalità, cultura e valori, che vanno al di là del decadimento delle funzioni cognitive.

Famiglia

La famiglia è il contesto naturale della cura. Essa è intesa come la rete di relazioni affettive che si instaurano tra persone appartenenti allo stesso nucleo familiare ma anche tra persone che si ritrovano a condividere uno spazio e un tempo, instaurando relazioni significative e durature. Il centro diurno vuole essere famiglia per le persone con demenza, ma anche per i familiari, gli operatori e i volontari che vi operano.

Le relazioni non sono solo di tipo strumentale, legate cioè allo svolgimento delle attività previste dal piano di cura, ma basate sulla conoscenza personale reciproca creando così un senso di appartenenza e comunità.

Anche se le persone con demenza possono non riconoscere le persone con cui hanno avuto delle relazioni affettive, rimangono in grado di provare affetto e di creare nuove relazioni quando si trovano in contesti in cui si sentono sicure e accolte.

Accoglienza

L’accoglienza è intesa come disponibilità e apertura alle richieste e ai bisogni che derivano dalla ricchezza unica e irripetibile di ogni persona e di ogni famiglia. I vissuti e le storie delle persone con demenza sono molto diverse, ma tutte devono sentirsi ugualmente accolte senza sentirsi giudicate, e le loro storie ed esigenze devono trovare ascoltatori attenti. L’accoglienza coinvolge la persona con demenza ma anche la famiglia.

Casa

La casa è intesa come spazio fisico, ma anche come spazio emotivo, in cui sentirsi sicuri, felici e riconosciuti, e come spazio sociale in cui vivere quotidianamente relazioni significative.

Il centro diurno è, quindi, un luogo in cui la persona con demenza può sentirsi a casa propria, dove trovare un senso di appartenenza e quotidianità.

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