I suoi studi innovativi hanno ridefinito la comprensione della fisiopatologia dell’AD, aprendo la strada a nuove strategie cliniche. Dal 2014 ha pubblicato oltre 50 articoli peer-reviewed, con risultati chiave su Nature Communications e Molecular Neurodegeneration, tra cui la scoperta del 2017 che collega la disfunzione dopaminergica alla neurodegenerazione nell’AD.
Il lavoro del Prof. D’Amelio è supportato da oltre 10 milioni di euro in finanziamenti provenienti dall’Alzheimer’s Association, dal Ministero della Salute e da fondazioni private come Fondazione Roma. La sua ricerca traslazionale ha portato all’avvio di un trial clinico di Fase III (NCT05143528) sul nilotinib per l’AD precoce.
Riconosciuto a livello internazionale, ha ricevuto prestigiosi premi, tra cui il Bioeconomy Rome Prize e onorificenze dal Ministro della Salute italiano. Il suo impegno continua a colmare il divario tra neuroscienze fondamentali e terapie innovative per l’AD.
